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Writer's pictureVince Arduaine Di Dato

Padania Grigia


Pavia, 1 marzo 2014


Siamo usciti presto dal b&b stamattina, S. e io. Piove ed è grigiobuio, come di solito da queste parti. Arrivando alla fermata del bus ci si avvicina una donna anziana, consumata, senza ombrello, con uno stretto cappotto, scarpe senza calze. Ha voce flebile e sommessa. Quasi non capiamo. Ci chiede 50 centesimi come elemosina. Piove. Tiro fuori un mucchietto di monete e glielo do. Con rabbia. Rabbia perché lei è così. Rabbia perché li chiede a noi e noi ne abbiamo veramente pochi. Ma soprattutto rabbia perché quelli che ne hanno tanti riducono le persone così. Così come lei e così come noi.

La donna si avvicina a tratti alle macchine ferme al semaforo, cinquanta metri dalla fermata. Sotto la pioggia. Solo un tizio in un SUV le allunga qualche moneta, color rame e ottone. Centesimi. Basta; non lo posso sopportare. Cammino verso di lei e la raggiungo. Le allungo il biglietto - non so quanti Euro sono, ma è uno dei due che mi ritrovo in tasca. Fa freddo e piove, le dico che deve andare a casa a riprendersi. Non può restare fuori così. Lei si illumina di un grande sorriso sdentato. I vecchi poveri sono quasi sempre sdentati, come i cattivi delle favole e dei film.

Si accontenta, per oggi, di quel biglietto da poco. Ma poco o tanto dipendono da dove e come si guarda. Mi stringe la mano che le allunga quel pezzo di carta così prezioso. E’ bagnata e gelata. Un gelo mortale che mi penetra sotto la pelle e va a nutrire la mia immensa rabbia.

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