Ero arrivato da quasi cinque giorni a Melilla e ancora non avevo un nuovo ingaggio. Solo una promessa per un cargo per il Capo, ma il Capitano non si faceva trovare. Ancora un paio di giorni e avrei finito I soldi.
Per distrarmi dalla frustrazione ero finito così in Calle de Pradilla, in quella "taberna" dove si trovano di solito marinai, legionari del Tercio, studenti bohemien ispirati dalla avventurosa vita dei bassifondi e turisti che hanno sbagliato strada. Mi ero seduto al tavolino interno più vicino alla strada, sulla sinistra. Non mi piace stare fuori e normalmente, quando la maggior parte delle persone entrano in un locale, prima guardano a destra. La guiniebra azul con mucho hielo seguiva il ritmo delle mie meditazioni. Lei entrò sicura e per un attimo lanciò lo sguardo intenso verso di me. Aveva occhi verde chiaro, che risaltavano in contrasto col viso e I capelli scuri. Non si voltò più a guardare verso la mia direzione. Normale. Finii il mio Bombay. Chissà chi era.
Il pomeriggio tardi mi contattò il Capitano del cargo. Partii quella notte stessa.
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